25° SUQ Festival, grandi risultati e una amara sorpresa

Il 25° SUQ Festival è stato un’emozione continua e si è chiuso con grandi risultati, a cominciare dalle 75.000 presenze e dagli oltre 180 articoli e servizi della rassegna stampa. Era tanta la voglia di ritrovarsi in un luogo aperto allo scambio, alla riflessione sull’attualità, ad un teatro che ha commosso, divertito, stupito. Un luogo dove ha trovato spazio la solidarietà e uno sguardo attento alla salute del pianeta grazie ad EcoSuq.

Di questa edizione ci resterà la dimostrazione d’affetto del pubblico, al di là delle presenze che hanno superato le nostre più rosee previsioni. Il flusso è stato continuo, ogni giorno, dall’apertura alle ore 16 sino a mezzanotte, a tutte le proposte artistiche e ai workshop; sul quaderno a disposizione del pubblico c’è stato un susseguirsi di testimonianze e auguri per i nostri 25 anni.

Ma è soprattutto il tipo di pubblico che sempre ci rende orgogliosi, perché Il Suq rappresenta uno dei pochi luoghi culturali – l’unico in Italia sostiene Marco Aime – a essere davvero multiculturale. Presenta la stessa composizione che possiamo vedere salendo su un autobus qualsiasi che viaggia verso la periferia. Mi pare il vero successo. In un momento in cui si costruiscono recinti – chi li ha dorati e chi fatti di stracci, o peggio di gabbie – il Suq Festival continua a proporre sconfinamenti, dialogo, convivialità, inclusione, conoscenza.

Abbiamo cominciato con il piede giusto il 15 giugno insieme ad Andrea Pennacchi con il suo Welcome in Pojanistan a cui è seguito il giorno dopo l’inaugurazione del bazar con il taglio della torta per il 25° compleanno. Da lì  in avanti sino alla chiusura,  con il concerto di Federico Sirianni, sono stati molti i momenti da ricordare: gli spettacoli teatrali in 3 spazi diversi e con novità assolute (di cui 3 in prima nazionale) e 4 sold out, l’omaggio a Ezio Bosso nella Giornata internazionale della musica,  la Giornata mondiale del Rifugiato  nel ricordo di don Andrea Gallo a dieci anni dalla morte, il commosso ricordo di Paolo Odone, gli incontri con Cinzia Leone, Claudio Calia,  Fabrizio Gatti, Farian Sabahi,  gli affollati showcooking di Chef Kumalé, le molte iniziative Ecosuq. Fra queste, la seconda guerrilla cleaning per liberare il centro storico dai mozziconi di sigarette con 27.000 raccolti in sole due ore, e Carlotta’s Race, la gara fra bici cargo e automobile, vinta dalle più ecologiche ed economiche due ruote.

E la presentazione del libro Le voci del Suq (Altreconomia) che racconta i nostri primi 25 anni con tante firme prestigiose.

Per ripercorrere il nostro viaggio meraviglioso si può dare un’occhiata alle fotogallery!

Rivivi le emozioni con l’Official video del 25° Suq Festival!

Tutto bene quel che finisce bene, ma non è stato così.

A pochi giorni dalla chiusura, sono usciti gli esiti del Bando “Genova la città dei Festival” del Comune di Genova. Al 25° SUQ Festival sono tati assegnati 12.000 euro, quando nel 2021 e 2022 erano stati 16.000. Il bilancio del Festival si aggira sui 150.000 euro, il contributo del Comune partecipa solo per il 10% al budget. Ci sembra una dimostrazione di capacità imprenditoriale che va premiata non punita, considerando quanto la cittadinanza apprezza il Festival e vi partecipa con entusiasmo. E’ visibile a chiunque ci viene e ne sono una dimostrazione anche i commenti e le interazioni sui Social.

Non valgono questi risultati? E chi decide ha davvero le competenze per farlo?

Per saperne di più si può leggere l’articolo uscito su La Repubblica – Genova

A parte questa amara nota finale, il 25° SUQ Festival è stato una festa nel nome della bellezza di stare insieme e il nostro grazie va a tutto lo staff e ai partner.

Carla Peirolero


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