Il Suq non si ferma, nonostante i commenti razzisti, il 13 giugno si parte!

Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana - SALĀM : SHALOM - ph. Luciana Rossetti

Incontrarsi è già pace, ma qualcuno non è d’accordo 

La pace percorre molte delle iniziative e degli spettacoli del 26° Suq Festival, a cominciare da Salam Shalom. Due padri, al debutto in prima nazionale al Festival. E poi cibo, diritti, diversità. L’ambiente con tanti workshop e l’eccezionale incontro con una rappresentante dell’Associazione Anziane per il clima, che ha vinto la causa contro la Svizzera presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per inadempienze sui problemi climatici. Una pietra miliare nella strada della giustizia climatica.

Spiace registrare che mai come quest’anno ci sono stati commenti razzisti alle comunicazioni Social riguardanti soprattutto gli spettacoli Il colore XKebabPrincesa e lo stesso Salam Shalom Due Padri. Il Suq non si ferma e continua il suo cammino di educazione al dialogo, confermando i suoi obiettivi culturali e artistici, e sociali. E registrando che il bisogno di proteggere spazi di conoscenza e di rispetto è sempre più grande. 

Per fortuna i commenti negativi, qualche volta brutali, sono una minoranza. Abbiamo scelto di non rispondere. Troveremo il modo di parlarne anche al Festival. 

 Che 26° Suq festival sarà?

Sarà un ricominciare dopo un lustro compiuto l’anno scorso senza perdere la freschezza e la passione, la formula è sperimentata: iniziative conviviali che si mischiano ad approfondimenti culturali, il teatro con 9 spettacoli di cui 2 prime nazionali, che lascia spazio alla musica anzi alle musiche (wold music, afro urban, cantautorale), a workshop e incontri, presentazioni di libri. Tra cui uno, La famiglia. Una storia ruandese, di Pietro Veronese ( Ed. e/o) dedicato ai 30 anni dal genocidio del Ruanda. E tante iniziative di ecosuq, in collaborazione con Cittadini sostenibili e Università di Genova, e con tutti gli ecopartner.

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Atlante di voci il tema del progetto triennale del Suq  

Si chiude con questa edizione il progetto triennale dal tema Atlante di voci. Tra gli eventi lo spettacolo Le voci del Suq che tra canzoni, danze e brani recitati porta in scena il libro pubblicato l’anno scorso (ed. Altreconomia)  

Lo spazio del Suq, con la sua simbolica teatralità, vuole dare voce a chi non ne ha, alzare la voce su temi che riguardano le fragilità che vediamo intorno a noi, quelle delle persone ma anche quelle dei territori che abitiamo e più in grande della Terra che ci ospita. In questa edizione l’abbiamo fatto più di altre volte. 

Il Suq è un progetto partecipato, di impegno civile e politico, condiviso e diffuso, che continua anche al di là della chiusura del Festival.  E pazienza se a qualcuno non piace. Noi andiamo avanti. 

Il 29 giugno potete venire ad ascoltare altre voci, quelle del Centro Storico, con lo spettacolo itinerante Pré in scena tutto il mondo in un sestiere, che si presenta alla città 

Buon Suq a tutte e tutti!

Carla Peirolero  

Qui il video di Carla Peirolero


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