Mama Africa, l’omaggio del Suq a Makeba, a 10 anni dalla morte

MAMA AFRICA DELLA COMPAGIA DEL SUQ – Domenica 18 novembre a Palazzo Ducale, a 10 anni dalla morte di Miriam Makeba, va in scena lo spettacolo di Valerio Corzani e Carla Peirolero, con narrazione, musica dal vivo, proiezioni. Presente una delegazione del progetto sociale Made in Castel Volturno, per parlare del presente di quel luogo dove Makeba è morta al termine del concerto contro mafia e razzismo.

Mama Africa non combatte con i mezzi della militanza politica ma con la voce. E questo fa paura. Lei arriva alla gente attraverso la sua musica, attraverso successi mondiali come Pata Pata, che tutti ballano. Arriva con una forza dirompente e vitale che il governo dell’apartheid come i razzisti di tutto il mondo non sanno come arginare e combattere” (Roberto Saviano)

Domenica 18 novembre, alle ore 20.30, a Palazzo Ducale Sala Munizioniere, in occasione dei 10 anni dalla morte di Miriam Makeba, a Castel Volturno, durante il concerto in cui offriva la sua testimonianza contro il potere dei clan della mafia, in appoggio a Roberto Saviano, la Compagnia del Suq riporta in scena lo spettacolo Mama Africa di Valerio Corzani e Carla Peirolero. Ispirato al libro La storia di Miriam Makeba di Nomsa Mwamuka (Ed. Gorée).  L’ingresso è libero e aperto a tutti.

Miriam Makeba, artista simbolo della lotta contro il razzismo, rivive in scena grazie a una narrazione intrecciata a musiche e canzoni, tra le quali le celebri Soweto Blues, Pata Pata. Gli eventi salienti della sua vita, l’esilio e l’impossibilità per 31 anni di tornare a casa, il legame con la madre, una “sangoma” cioè una guaritrice in grado di parlare con gli spiriti, ma anche aneddoti divertenti dei suoi incontri con tanti personaggi che hanno fatto la storia, sono raccontati come una “favola” moderna da Carla Peirolero a una piccola bambina africana, Pamela Lemba Mayzola.  Tanti gli inserti musicali, in primo piano o in sottofondo, con le voci di Laura Parodi ed Esmeralda Sciascia, e con al piano Fabio Vernizzi e alle percussioni Marco Fossati. La regia è di Enrico Campanati e Carla Peirolero.

Miriam Makeba, è il simbolo di un riscatto, quello di una bambina nata e cresciuta povera, nel Sudafrica dell’apartheid, che grazie ad una talento straordinario e ad altrettanta determinazione, è arrivata a far parte dell’Olimpo delle grandi star internazionali, a frequentare i teatri di mezzo mondo, a parlare all’ONU, sempre mantenendo un legame fortissimo con la sua gente, che ha difeso per tutta la vita.

Lo spettacolo vuole lanciare un forte messaggio contro il razzismo, in un momento in cui si assiste a una crescita di sentimenti e gesti di intolleranza.  Non a caso si è scelto, in occasione dello spettacolo, di portare una testimonianza sul presente e parteciperà una delegazione del Progetto Made in Castel Volturno della Coop. Sociale Nuovi Orizzonti che ha dato vita a laboratori e creazioni sartoriali per promuovere integrazione e riscatto sociale, e “vestire la libertà”.

L’evento, realizzato in collaborazione con Fondazione Palazzo Ducale, rientra tra le iniziative collaterali alla mostra Da Monet a Bacon, con opere provenienti dalla Johannesburg Art Gallery.  Oltre a Fondazione Palazzo Ducale, collabora all’evento Emac – Tecnologia Vitale.

Ingresso libero ad esaurimento posti disponibili

SUQ Festival e Teatro per l’Intercultura
tel. 329 2054579 teatro@suqgenova.it


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